Nuovo rapporto: campagna di disinformazione globale per “eliminare” il Falun Gong e Shen Yun

NEW YORK—Il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese e altre organizzazioni del Partito Comunista Cinese (PCC) hanno lanciato una campagna senza precedenti per “eliminare” il Falun Gong a livello globale, soprattutto negli Stati Uniti; e attaccare Shen Yun Performing Arts, una famosa compagnia di danza classica cinese, molti dei cui artisti praticano il Falun Gong. Per attuare la nuova iniziativa, le entità del PCC sosterranno — o hanno già iniziato a farlo — vari influencer che diffondono disinformazione sul Falun Gong e Shen Yun; manipoleranno i risultati dei motori di ricerca; “attiveranno” una rete di agenti in tutto il mondo. Questo è il risultato di quanto trapelato recentemente da fonti interne al PCC; dei cambiamenti visibili nella propaganda del PCC; e da un’analisi dettagliata pubblicata in un rapporto pubblicato oggi dal Falun Dafa Information Center.

Il rapporto, intitolato Weaponizing Social Media: The CCP’s New Plan to “Eliminate” Falun Gong Worldwide, espone le informazioni rese disponibili da due fonti che hanno fatto trapelare note dettagliate delle riunioni del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese a livello provinciale, tenutesi nel giugno 2024. Una terza fonte ha condiviso un rapporto interno del luglio 2024 pubblicato dalla China International Trust and Investment Corporation. Le informazioni trapelate descrivono la strategia dell’apparato di sicurezza del regime cinese di intensificare la persecuzione del Falun Gong in tutto il mondo, oltre a delineare piani dettagliati per mettere l’opinione pubblica contro il Falun Gong e contro Shen Yun, attraverso una campagna di manipolazione su più fronti.

Le fonti citano le tattiche specifiche da utilizzare nella campagna: attacchi propagandistici coordinati contro il Falun Gong e Shen Yun, tra cui il “pieno sostegno” a due YouTubers esplicitamente nominati che hanno già iniziato a diffondere disinformazione su questi obiettivi; l’uso di spie all’interno delle comunità locali del Falun Gong per diffondere false informazioni così da seminare discordia tra i praticanti del Falun Gong stessi e il governo degli Stati Uniti; la manipolazione dei motori di ricerca online; inviare informazioni diffamatorie sul Falun Gong ai principali media occidentali. 

L’obiettivo dichiarato del regime è quello di “attirare continuamente attenzione dell’intera società statunitense e costringere il governo degli Stati Uniti a colpire su tutti i fronti, eliminando la forza del Falun Gong”. 

Questa nuova offensiva è l’ultima strategia di una campagna che va avanti da 25 anni per “sradicare” il Falun Gong in Cina, oltre a uno sforzo globale e sistematico per sopprimere la diaspora del Falun Gong in tutto il mondo, dato che i praticanti del Falun Gong espongono le violazioni dei diritti umani da parte del regime cinese. 

“Siamo presi di mira da una campagna di repressione transnazionale, attuata dal PCC per 25 anni; il regime cinese non è riuscito a mettere a tacere la nostra voce sulla scena internazionale”, afferma Levi Browde, direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center. “Questa nuova strategia del

PCC prende di mira il Falun Gong nel punto forse più vulnerabile delle democrazie occidentali: le piattaforme dei social media. In questo spazio, la nostra società libera è del tutto inadeguata ad affrontare un attacco mirato e coordinato da parte di un regime straniero ostile, che fa circolare disinformazione in maniera ingannevole la quale spesso viene ripresa dai principali mezzi di comunicazione. È così che il PCC mira a controllare il pensiero del pubblico americano”.

Al centro della repressione transnazionale contro il Falun Gong da parte del PCC troviamo uno sforzo sistematico per mettere a tacere Shen Yun Performing Arts, una compagnia di danza classica cinese con sede negli Stati Uniti, fondata da artisti cinesi fuggiti dalla Cina, a causa delle violazioni dei diritti umani che hanno subito, tra cui anche per aver praticato il Falun Gong. 

Gli spettacoli di Shen Yun ritraggono la cultura tradizionale cinese, che il PCC ha cercato di distruggere per decenni. Gli spettacoli ritraggono anche l’attuale tirannia del PCC, compresa la persecuzione del Falun Gong. In un rapporto del gennaio 2024, la nostra organizzazione ha documentato oltre 130 episodi in 38 Paesi, durante i quali il regime ha cercato di mettere a tacere e denigrare Shen Yun.

Shen Yun è un bersaglio nella campagna del regime contro il Falun Gong: gli agenti del PCC che hanno utilizzato due YouTubers per diffondere disinformazione su Shen Yun a partire dal 2023. Secondo le fonti interne che hanno trapelato le informazioni, nel giugno 2024 i funzionari dell’Ufficio di pubblica sicurezza cinese hanno emanato direttive a “tutti i governi provinciali affinché forniscano risorse per sostenere pienamente [i due YouTuber elencati per nome], ecc. per combattere il Falun Gong”, oltre a utilizzare il cosiddetto “‘esercito dei 50 centesimi’ per amplificare i contenuti degli YouTuber”. I funzionari hanno chiesto di utilizzare “tutti i canali possibili per fornire materiali a queste due persone, fornendo tutte le informazioni dannose sul Falun Gong raccolte dalla pubblica sicurezza interna” e di “mobilitare gli agenti nascosti” per inasprire i conflitti interni alla comunità del Falun Gong e creare una spaccatura tra la comunità del Falun Gong e il governo degli Stati Uniti.

Otre a diffondere elementi di propaganda del PCC, che sono utilizzati da molto tempo per demonizzare il Falun Gong e Shen Yun, l’attuale campagna cerca anche di propagare e amplificare affermazioni false con l’intento di avere conseguenze legali per il Falun Gong e Shen Yun negli Stati Uniti. 

“Questa nuova campagna è essenzialmente una guerra lampo di propaganda e disinformazione del PCC, un tentativo di dispiegare una forza rapida e schiacciante sui social media e sui principali mezzi di comunicazione per eliminare la nostra capacità di riunirci, parlare o essere ascoltati in Occidente, cercando di creare divisioni nella comunità del Falun Gong e di provocare sfiducia da parte del governo degli Stati Uniti”, afferma Browde. “Stiamo entrando in un territorio inesplorato e uno dei risultati più preoccupanti della nostra ricerca è che alcuni aspetti chiave di questa campagna sono già in corso”.

I ricercatori del Falun Dafa Information Center hanno effettivamente riscontrato un aumento degli attacchi sui social media negli ultimi mesi, compresa la diffusione di informazioni palesemente false su Shen Yun. Ci sono anche prove che le forze di sicurezza del regime stiano usando la disinformazione nei video di questi due YouTubers per cercare di mettere i praticanti cinesi che vivono all’estero contro il Falun Gong, per poi poterli reclutare come agenti. 

Alla luce di questi sviluppi, è fondamentale che il governo degli Stati Uniti e le parti interessate prendano misure immediate e proattive. Le raccomandazioni del nostro rapporto richiedono indagini approfondite sulle attività degli influencer e degli agenti legati al PCC che operano sul territorio americano, per contrastare questa escalation di attacchi e per scoraggiare quelli futuri contro il Falun Gong, così come altri obiettivi del PCC.  Stabilire chiare linee di comunicazione tra i rappresentanti del Falun Gong e i principali uffici governativi statunitensi aiuterebbe anche ad affrontare rapidamente qualsiasi azione illecita del PCC. 

La collaborazione con piattaforme di social media come YouTube e X è fondamentale per individuare e smantellare le campagne di disinformazione illecite sostenute dal PCC. L’accelerazione dell’approvazione della legge sulla protezione del Falun Gong potrebbe anche fornire gli strumenti giuridici necessari per sanzionare i funzionari cinesi coinvolti in queste attività illecite. Adottando queste misure, gli Stati Uniti possono garantire che questi sforzi di disinformazione non prendano piede, salvaguardando così i diritti e le libertà di coloro che sono bersaglio delle tattiche aggressive del PCC.