Madre e nonna ripetutamente sorvegliate, arrestate e sottoposte al lavaggio del cervello
Una Praticante del Falun Gong arrestata dalla polizia in Piazza Tienanmen durante i primi giorni della persecuzione.
Il 21 maggio 2024, la signora Li Mengjun, una donna di 71 anni, è stata arrestata per aver diffuso materiali della Falun Dafa. Viveva nella comunità di Shizixiang, città di Dongping, Xiangtan, nella provincia di Hunan. L’11 maggio 2024, è stata filmata da una telecamera di sorveglianza mentre distribuiva questi documenti, e segnalata alla stazione di polizia di Yuntang.
Attualmente, vive con il figlio e la nipote (che frequenta la prima elementare) in una casa in affitto. È lei a mantenere la famiglia di tre persone con la sua pensione, in quanto il figlio risulta indebitato, nonostante gestisca una piccola attività.
La donna ha iniziato a praticare la Falun Dafa nel settembre 2005. Correva il sesto anno di persecuzione della disciplina spirituale da parte del Partito Comunista Cinese. In seguito, la sua famiglia, precedentemente distrutta, ha trovato l’armonia, e lei è sempre stata in buona salute.
In quanto praticante del Falun Gong la signora Li è stata arrestata e molestata molte volte.
Di recente arrestata nuovamente
Quando il 21 maggio 2024 la signora Li è uscita di casa per fare la spesa, tre poliziotti in borghese, le hanno chiesto l’identità. I loro cognomi erano Liu, Wang e Xu e hanno preteso di parlare con lei nella sua casa. La donna ha risposto che avrebbero potuto parlare nel corridoio, piuttosto che a casa sua. Uno degli agenti le ha, allora, ordinato: “Sali al piano di sopra, se te lo dico io”. Volendo evitare ulteriori scontri, la signora Li ha accompagnato gli agenti a casa sua.
Questi hanno iniziato a perquisire l’abitazione, dove vive con il figlio e la nipotina, che frequenta la prima elementare. Hanno chiamato la direttrice dell’ufficio della comunità di Juhuatang e l’ufficiale capo della zona, l’agente Xie. Hanno ottenuto un mandato di perquisizione, mostrato al figlio della signora Li un video in cui lei distribuiva materiale della Falun Dafa e rovistato in casa.
Quando la signora Li ha chiesto il motivo della perquisizione, le hanno risposto: “Siamo dell’Ufficio 610 e della Stazione di Polizia di Yuhu. Lei è stata denunciata per aver distribuito materiale del Falun Gong”. L’agente Xie ha aggiunto che la donna era stata denunciata anche per aver diffuso materiali della Dafa nel suo quartiere. La signora Li ha negato di aver fatto tale cosa.
Gli agenti hanno sequestrato tre copie dello Zhuan Falun (il testo principale della disciplina spirituale), e altri libri della Falun Dafa. Hanno preso anche due lettori audio, 17 opuscoli con informazioni sulla pratica e il tablet della signora Li. Hanno anche confiscato gli abiti che indossava mentre diffondeva i materiali della Dafa.
Gli agenti hanno poi condotto la donna sul luogo in cui era stata ripresa mentre distribuiva il materiale del Falun Gong. Lì, gli agenti l’hanno costretta a stare in piedi vicino alle motociclette dove, secondo loro, avrebbe depositato i volantini. L’hanno fotografata e filmata in quella posizione. La signora Li è stata poi portata al Centro di applicazione della legge amministrativa di Majiahe. Qui gli agenti hanno preparato i documenti sul suo caso. La signora si è, tuttavia, rifiutata di firmarli.
Nel pomeriggio, Yang Zhenxing, della stazione di polizia di Yuhu, ha approvato la sua detenzione di dieci giorni. Gli agenti le hanno dato del cibo, che le ha provocato il vomito dopo un solo boccone. Per molto tempo, la signora Li ha avuto mal di stomaco.
La polizia ha cercato di raccogliere diverse sue informazioni biometriche, tra cui impronte plantari e digitali, temperatura e un campione di sangue. Hanno anche cercato di fotografarla. La donna si è opposta con forza a tutti questi tentativi. In risposta alla sua resistenza, sette agenti le hanno afferrato le braccia forzando la raccolta dei campioni. Gli agenti hanno convocato alla centrale il figlio, la figlia e il genero della signora Li. Li hanno costretti a convincere la madre a consentire il prelievo di sangue. Dopo molte resistenze, la donna ha ceduto e gli agenti le hanno prelevato due provette di sangue.
Verso mezzanotte, l’hanno portata al carcere locale. Si è rifiutata nuovamente di firmare i documenti degli agenti, lasciando che fosse il figlio a firmare per lei. L’hanno trattenuta per dieci giorni e rilasciata il 31 maggio 2024.
Molestie continue in quanto praticante del Falun Gong
Quest’ ultima volta in cui è stata arrestata e detenuta è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi, che vedono la signora Li perseguitata dal Partito Comunista Cinese per la sua fede nel Falun Gong.
Dopo appena un anno di pratica del Falun Gong, la Signora Li ha iniziato ad essere presa di mira per la sua fede. Il 10 agosto 2006, la donna è stata molestata e interrogata su dove avesse acquistato i libri della Falun Dafa. La direttrice della comunità Shizixiang, nella città di Dongping, a Xiangtan, si è recata a casa della signora Li e ha preteso i suoi libri e le informazioni su dove aveva imparato il Falun Gong. Assieme a lei nell’abitazione, erano presenti Chen, ufficiale di polizia, Zhao, segretario della città di Dongping, e Luo Xiaohong, suo seguace.
Il 15 maggio 2007, hanno arrestato la signora Li e l’hanno condotta con la forza al Centro di lavaggio del cervello di Wujiahuayuan, mentre la sua casa veniva saccheggiata. Alle 7 del mattino, gli agenti della stazione di polizia locale, il segretario e il direttore della comunità del quartiere hanno guidato decine di persone dell’Ufficio di pubblica sicurezza municipale, dell’Ufficio congiunto per la difesa della sicurezza, dell’Ufficio per gli affari civili e dell’Ufficio 610, nell’irruzione in casa sua, dove hanno sequestrato gli oggetti presenti, perquisito illegalmente l’abitazione e confiscato la copia dello Zhuan Falun appartenente alla donna. Dopo essere stata rapita e portata nel famigerato centro di lavaggio del cervello, la signora Li è stata tenuta in isolamento e monitorata da cinque membri del personale, che l’hanno costretta a guardare ogni giorno la propaganda anti-Falun Gong (programmi contenenti bugie che diffamano la Dafa). L’Ufficio 610 della città di Xiangtan ha trattenuto tutti i praticanti del Falun Gong in isolamento all’interno del centro di lavaggio del cervello, vietando loro di avere qualsiasi contatto con il mondo esterno.
Il 29 ottobre 2012 la signora Li è stata nuovamente arrestata e condotta nello stesso centro di lavaggio del cervello. Alle 10 del mattino, due agenti della comunità di Shizixiang della città di Dongping, nella città di Xiangtan, comandati dall’ufficio locale 610, hanno fatto nuovamente irruzione nella sua abitazione e le hanno intimato di non uscire per 24 ore, o sarebbe stata arrestata. La donna ha risposto criticando l’illegale restrizione della sua libertà. Vedendo che non cedeva, tre agenti di polizia della stazione di polizia della città di Dongping, un certo Zhou dell’ufficio 610 del distretto di Yuetang e diversi disoccupati assunti appositamente a questo scopo, hanno trascinato la signora Li con la forza fuori da casa.
Durante i 15 giorni di detenzione al centro, la signora Li ha avuto forti nausee e mal di stomaco dopo i pasti. Ha pensato che le guardie avessero contaminato il suo cibo con del veleno. Il 15 novembre, allo scadere del tempo trascorso nel centro di lavaggio del cervello, la polizia l’ha costretta a seguirli alla prigione della contea di Xiangtan, trattenendola per ulteriori 15 giorni. Gli agenti hanno prelevato con la forza altri suoi campioni di sangue e impronte palmari, oltre a scattarle delle fotografie. In seguito a questo trattamento, il braccio destro della signora è rimasto gravemente ferito.