Polizia di Shanghai sfratta con la forza praticante del Falun Gong
La persecuzione del Falun Gong prende di mira direttamente i mezzi di sostentamento dei praticanti in tutta la Cina, attaccando la loro sicurezza personale. Nella foto: L'agente Wu della stazione di polizia di Cailu sigilla la porta dell'appartamento della signora Chen Wei e appende un avviso di sfratto. (Chen Wei/Minghui.org)
Il 7 febbraio 2024, una residente di Shanghai è rientrata nel suo appartamento, scoprendo che la polizia aveva sigillato la sua porta. L’area dove risiede la signora Chen Wei, è famosa per la Shanghai Tower, il World Financial Center e per essere la principale zona di libero scambio in Cina.
Ma sotto l’apparenza fascinosa, si nasconde la repressione dei praticanti del Falun Gong, come nel caso della signora Chen.
Proprietario costretto ad essere complice
“Si prega di contattare al più presto l’agente Wu della stazione di polizia di Cailu”, era scritto nel messaggio affisso alla sua porta. I sigilli bianchi indicavano che la sua casa era adesso di proprietà della sezione di Pudong del Dipartimento di Polizia della città di Shanghai. La filiale di Pudong supervisiona la polizia di Cailu, che fa capo a loro.
La signora Chen ha chiamato immediatamente il suo padrone di casa. Il proprietario, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha dichiarato che l’agente Wu Kanchen aveva visitato il condominio quel giorno per cercarla. Quando ha scoperto che la donna non era nell’edificio, l’ufficiale Wu ha chiamato il proprietario e gli ha ordinato di sfrattare la signora Chen perché praticava il Falun Gong.
Durante la chiamata, l’agente Wu ha diffamato la signora Chen e le sue convinzioni. Sosteneva che fosse un’eretica, un’accusa falsa usata per giustificare la violenta persecuzione del Falun Gong in Cina.
L’ufficiale ha anche richiesto la chiave dell’appartamento della signora Chen, in modo da poter entrare nella sua casa mentre lei non c’era. Non è chiaro se avesse un mandato di perquisizione. Il proprietario non aveva una chiave di riserva, quindi alla fine l’agente Wu non è riuscito ad entrare nell’appartamento della signora Chen.
Prima di chiudere la telefonata, l’agente Wu ha ordinato al proprietario di rescindere il contratto di affitto della signora Chen e che da quel momento in poi avrebbe dovuto parlare con lui. Wu sarebbe venuto personalmente a controllare l’appartamento per confermare che la signora Chen era stata sfrattata.
Controllo degli inquilini
Secondo quanto riferito, al proprietario è stato detto di controllare i precedenti dei suoi futuri inquilini. Secondo l’agente Wu, ai praticanti del Falun Gong non dovrebbe essere permesso di vivere nell’appartamento.
Il caso della signora Chen Wei illustra come la persecuzione del Falun Gong implichi metodi extralegali, con le autorità che attuano la repressione senza rispettare lo Stato di diritto. I funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) violano la Costituzione cinese e il Codice Penale, utilizzando a piacere dell’articolo 300 per mettere a tacere e reprimere il Falun Gong e altri gruppi non ufficialmente riconosciuti dal PCC.
Oltre all’ordine dell’agente Wu, il proprietario ha subito pressioni anche dall’ufficio locale della comunità di Haitangcun affinché sfrattasse la signora Chen. Al momento della pubblicazione di questo articolo non è noto se abbia formalmente rescisso il contratto di locazione.
Il caso della signora Chen non è unico in Cina. In prossimità del 25° anniversario della persecuzione, il 20 luglio, milioni di praticanti del Falun Gong potrebbero trovarsi in situazioni simili, rischiando di perdere il lavoro, la casa, la pensione e di subire altre tattiche repressive.