Oltre 500 arresti e casi di molestie ai danni di praticanti del Falun Gong segnalati a settembre 2024
Secondo un nuovo rapporto di Minghui.org, nel mese di settembre 2024, il sito web ha documentato altri 253 casi di arresti di praticanti del Falun Gong e 299 casi di molestie in Cina.
Dei nuovi arresti riportati, 113 sono avvenuti a settembre, mentre i restanti casi, all’inizio del 2024. Anche i 299 casi di molestie risalgono al 2024, 175 dei quali verificatisi a settembre.
Si ritiene che queste statistiche rappresentino solo una frazione del numero effettivo di incarcerazioni e vessazioni. Infatti riferire queste storie è difficile e pericoloso vista la rigida censura del regime sulle informazioni relative al Falun Gong. Le persone che riportano tali situazioni rischiano le stesse punizioni dei perseguitati di cui stanno denunciando.
I 522 casi di arresti e molestie si sono verificati in 28 province, regioni autonome e municipalità. Pechino ha registrato il maggior numero di incarcerazioni (31), e la provincia di Hebei il maggior numero di vessazioni, (60). Le persone di cui si conosce l’età hanno tra 60 e 87 anni. Almeno 71 di loro hanno più di 70 anni.
Aumento della sorveglianza in vista della festa nazionale cinese
A Shanghai, i praticanti del Falun Gong hanno segnalato un aumento della sorveglianza in vista della 75a Giornata nazionale della Repubblica Popolare Cinese del 1° ottobre, anniversario del governo del Partito comunista cinese. Verso la fine di settembre, alcuni individui hanno riferito di essere stati monitorati 24 ore su 24. I praticanti hanno raccontato che due persone li sorvegliavano per metà giornata ed erano poi sostituite da altre due.
Gli individui che controllavano i praticanti li seguivano in bicicletta o in auto. Sembravano essere persone assunte dalle forze di sicurezza, piuttosto che poliziotti in borghese. In almeno un caso, la polizia ha detto esplicitamente a una praticante del Falun Gong, la signora Chen Ping, che sarebbe stata monitorata tra il 30 settembre e il 7 ottobre. Questi rapporti sono in linea con la tendenza decennale di aumentare la sorveglianza dei praticanti noti del Falun Gong, in prossimità di date politicamente sensibili.
La vita quotidiana viene sconvolta
Le regolari vessazioni e arresti dei praticanti del Falun Gong violano le loro libertà fondamentali di religione e di espressione. Inoltre interferiscono gravemente con la loro vita quotidiana e quella delle loro famiglie. Il 19 agosto 2024, la signora Liu Hongli, 69 anni, è salita a bordo di un treno nella città di Xi’an, nella provincia dello Shaanxi. Andava a visitare sua madre, ricoverata in ospedale in condizioni critiche. Alcuni agenti in borghese le si sono avvicinati chiedendole di presentare un documento d’identità. Gli agenti hanno quindi proceduto a perquisire i suoi effetti personali. Le hanno anche ordinato di scendere dal treno, dopo aver scoperto un amuleto del Falun Gong nel suo portafoglio. Gli ufficiali le hanno confiscato il documento d’identità e l’hanno trattenuta per ore, impedendole di telefonare o di usare la toilette. Alla fine le hanno permesso di salire su un altro treno, tre ore più tardi.
Nella provincia di Zhejiang, l’insegnante Jiang Xinbo ha subito un’escalation di molestie durante i mesi di giugno e luglio 2024. La polizia e i funzionari locali hanno visitato più volte la sua casa, registrando filmati e interrogandola sul suo legame con il Falun Gong. La pressione si è intensificata quando la sua scuola ha cancellato le lezioni estive e autunnali, ponendo di fatto fine al suo impiego.
In un altro caso, la signora Yin Fengying della città di Xianning, nella provincia di Hubei, ha subito l’arresto nell’agosto 2024, dopo che la polizia l’ha accusata di distribuire materiale sul Falun Gong. Hanno saccheggiato la sua casa, l’hanno portata alla stazione di polizia e trattenuta per cinque giorni. Anche dopo il suo rilascio, la signora Yin ha continuato a subire molestie da parte delle autorità locali.
Basato su un rapporto originale di Minghui.org