Inchiesta: il New York Times usa falsità, omissioni e diffamazioni nel pubblicare notizie sul Falun Gong

New York – Il New York Times, secondo un rapporto pubblicato dal Falun Dafa Information Center, ha ripetutamente trascurato di pubblicare le atrocità contro il Falun Gong, amplificando invece la propaganda del Partito Comunista Cinese (PCC), con risultati devastanti. Questi casi si sono aggravati nel tempo, lasciando ai lettori una comprensione gravemente distorta del Falun Gong e delle persecuzioni subite dai praticanti in Cina.

Questa inchiesta dettagliata, che ha analizzato 159 articoli del New York Times a partire dal 1999, ha riscontrato che il giornale ha distorto in modo significativo e irresponsabile la storia del Falun Gong, sia per quanto riguarda la natura della pratica che la portata della persecuzione. Negli articoli sono evidenti non solo errori fattuali, ma soprattutto il fatto di ripetere aspetti chiave della campagna persecutoria del PCC senza esporre le criticità, oltre al rimanere in silenzio sui gravi abusi dei diritti umani subiti dai praticanti del Falun Gong. Tutto questo nonostante il crescente numero di morti documentate: il lavoro svolto da svariati esperti indipendenti ha affermato che le violazioni sono continue e massicce.

Il  direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center Levi Browde, ha affermato: “Il New York Times, come per molti americani, è stato un punto fermo della nostra vita familiare. Per 25 anni, tuttavia, i suoi articoli sul Falun Gong sono stati terribilmente, e ripetutamente, fuorvianti. L’immagine del Falun Gong che emerge da questi articoli è in totale contrasto con le realtà vissute dai praticanti e con le valutazioni degli esperti cinesi di religione. Con questa ricerca speriamo di poter capire meglio e di denunciare questi problemi, che costituiscono uno dei più gravi fallimenti dell’informazione internazionale sulla Cina in questo secolo”.

La diffusione di notizie false è iniziata quasi subito, con il 76% degli articoli dal 1999 al 2002 che riportavano descrizioni imprecise e negative del Falun Gong, ripetendo le affermazioni del PCC di aver “schiacciato” il Falun Gong in Cina. Al contrario, durante questo periodo, altri importanti giornali come il Wall Street Journal e il Washington Post hanno prodotto inchieste importanti documentando il tributo di vite umane che la repressione stava comportando, vincendo premi giornalistici rilevanti.

Appare evidente come il New York Times abbia assimilato la propaganda del regime cinese. Questo si riflette in una cronaca estremamente limitata delle violazioni dei diritti umane subite dai praticanti del Falun Gong in Cina. In effetti, dal 2016 il giornale non ha pubblicato una singola notizia incentrata sulle violazioni dei diritti umani subite dai praticanti del Falun Gong in Cina, anche se queste violazioni continuano su larga scala.

Il giornale ha ignorato le principali inchieste pubblicate dai comitati per i diritti umani e dal Tribunale di Londra sul prelievo forzato di organi nel 2019; nonché importanti casi individuali relativi a condanne e morti in carcere. Un ex giornalista del New York Times ha riferito di essere stato bloccato da alcuni redattori mentre indagava sugli abusi di espianti di organi contro i prigionieri di coscienza in Cina. Questo dopo che tali redattori avevano accettato le promesse del governo cinese sul porre fine agli espianti di organi dai detenuti, e le dichiarazioni del regime che considera i praticanti del Falun Gong “irrazionali” e “inaffidabili.”

Le notizie del New York Times sul Falun Gong sono diventate sempre più distorte con il passare del tempo. Negli ultimi anni, oltre al completo silenzio sulle violazioni dei diritti umani, i pochi articoli che il giornale ha pubblicato sul Falun Gong sono stati apertamente ostili, prendendo di mira le organizzazioni fondate dai praticanti del Falun Gong. Questi articoli negativi ripetono le imprecisioni precedentemente usate, ne incorporano di nuove e, in pratica, sono al servizio del PCC: denigrare il Falun Gong e ostacolare chi critica il Partito.

 Browde afferma: “Non dobbiamo sottovalutare l’impatto delle notizie distorte del New York Times. Tale comportamento è inaccettabile nei confronti dei praticanti del Falun Gong, considerati dal giornale “vittime indegne”. Le azioni del New York Times hanno diminuito il sostegno internazionale verso persone innocenti che subiscono brutali violazioni, provocando indubbiamente una maggiore sofferenza in tutta la Cina. Ma il silenzio del New York Times sul Falun Gong ha anche privato il mondo politico e imprenditoriale di informazioni essenziali per orientarsi nella Cina di oggi.”

Allo stesso tempo, il regime cinese ha beneficiato immensamente della copertura del New York Times, traendone forza per portare avanti il suo programma di emarginazione del Falun Gong e nascondere la repressione stessa. Allo stesso tempo la propaganda anti Falun Gong del PCC ha guadagnato una certa credibilità a livello nazionale e globale. Il New York Times ha probabilmente evitato sanzioni commerciali severe da parte del regime cinese, grazie all’aver evitato di pubblicare notizie sulla campagna sistematica di persecuzione del PCC contro il Falun Gong.

Leggi il rapporto completo qui. Per una intervista con gli autori dell’inchiesta scrivere in inglese a [email protected]

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