Prelievo forzato di organi in Cina: Organizzazione USA hackerata dopo aver pubblicato testimonianza scioccante a riguardo

Il 17 luglio 2023, un gruppo di ricercatori con sede a New York ha pubblicato un’inchiesta sul prelievo forzato di organi in Cina. Si è basata sulla testimonianza di un medico della provincia di Heilongjiang e sui commenti di una praticante del Falun Gong, che è sopravvissuta brevemente, dopo che le è stato estratto un rene in un ospedale militare di Harbin.

A poche ore dalla pubblicazione del rapporto da parte dell’Organizzazione Mondiale per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong (WOIPFG), il sito web ha ricevuto un massiccio attacco e si è bloccato momentaneamente. Ciò indica con chiarezza che il regime cinese è a conoscenza dell’inchiesta ed è entrato in azione per mettere a tacere l’organizzazione.

“La notte stessa in cui il rapporto è stato pubblicato online, il PCC ne era già a conoscenza”, ha dichiarato il dottor Wang Zhiyuan, uno degli autori del rapporto e ricercatore capo del WOIPFG, parlando con il Falun Dafa Information Center. “Hanno iniziato ad attaccare il sito web della nostra organizzazione il giorno stesso. Abbiamo subito un attacco informatico tre ore dopo la pubblicazione del rapporto. Gli attacchi informatici hanno interrotto il sito web più volte al giorno, per un periodo di circa una settimana”.

Il WOIPFG è un’organizzazione non governativa. La sua missione è quella di effettuare ricerche e raccogliere sistematicamente informazioni sui responsabili della persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Il WOIPFG è in prima linea nel documentare il prelievo forzato di organi, comprese le registrazioni telefoniche con medici e funzionari cinesi che hanno ammesso la raccolta di organi. Le prove raccolte sono riconosciute da attivisti per i diritti in Cina.

Un medico cinese aiuta un sopravvissuto al prelievo di organi, registrando le sue ultime parole

Il rapporto che il WOIPFG ha pubblicato il 17 luglio 2023 racconta la storia scioccante di Zhang Xiuqin, una praticante del Falun Gong di 46 anni di Harbin, nella provincia di Heilongjiang. Il 28 aprile 2019 la signora Zhang sarebbe stata vittima di un prelievo forzato di organi, ma ha ripreso conoscenza poco prima di essere cremata. Vicina alla morte, si è aggrappata ai vestiti di un medico che era responsabile dello smaltimento del suo corpo e ha implorato aiuto.

Il medico, ignaro delle operazioni di prelievo di organi vivi nell’ospedale, si è introdotto nel seminterrato e ha tentato di salvarle la vita. Ma a causa delle torture subite e dell’assenza del rene estratto, il trauma agli organi interni si è rivelato fatale. Negli ultimi momenti della sua vita, Zhang ha chiesto al medico di registrare un video della sua testimonianza e delle sue ultime parole. Due sezioni del video sono state tradotte e pubblicate in forma di trascrizione nel rapporto del WOIPFG. Il video è rimasto in Cina a causa delle preoccupazioni del medico per la sua sicurezza personale, e quindi non è disponibile per ulteriori verifiche.

Secondo la testimonianza registrata dal medico, diverse decine di praticanti del Falun Gong sono stati detenuti nel seminterrato di un edificio sconosciuto adibito al prelievo di organi. Si trattava per lo più di giovani adulti. Molti di loro avevano perso l’intera famiglia a causa della persecuzione o erano stati allontanati dai loro parenti. Nelle settimane precedenti la morte, le guardie hanno torturato i giovani praticanti “per divertimento”, secondo Zhang.

“Quando… quando guarderete questo video, sicuramente non sarò più in vita”, inizia così la trascrizione della registrazione di Zhang pubblicata da WOIFPG. “Vi prego di ricordare che sono un discepolo del Falun Gong perseguitato a morte dal PCC attraverso il prelievo di organi. Mi chiamo Zhang Xiuqin. Sono stata portata qui questa mattina e uno dei miei reni è stato rimosso con la forza. Come potete vedere, sono ancora viva. Questo è il prelievo di organi da vivi che il partito malvagio non ha mai osato ammettere. Diverse decine di persone che erano detenute con me sono state portate via una ad una e non si sa dove si trovino. C’erano diverse decine di persone che entravano e uscivano, e oggi è toccato a me”.

“Dobbiamo salvare le persone”

Il dottor Wang Zhiyuan, autore del rapporto, è un ex medico militare cinese e ricercatore di biologia cardiovascolare presso la Harvard School of Public Health. Ha detto che l’attacco informatico del regime cinese ha riaffermato la veridicità dell’incidente, che prima di essere pubblicato è stato verificato attraverso vari contatti in Cina. Anche i precedenti arresti di Zhang per aver praticato il Falun Gong e la condanna a tre anni di campo di lavoro di cui parla nella sua testimonianza erano stati riportati dal sito web d’oltremare Minghui. Ciò ha rafforzato la credibilità del suo racconto.

Il dottor Wang ritiene che la notizia abbia provocato uno stop temporaneo delle operazioni di prelievo di organi in diverse strutture nello Heilongjiang, avendo saputo da un contatto in Cina che il Ministero della Pubblica Sicurezza aveva chiamato l’ospedale competente dicendo: “Come avete potuto perdere un corpo? Fermate subito tutte le operazioni”.

“Abbiamo deciso di rendere pubblico il rapporto perché dobbiamo salvare le persone”, afferma il dottor Wang. “Il mondo intero potrà aiutarci, una volta conosciuta la verità”.

Leggete il rapporto del WOIPFG in inglese qui e in originale, cinese mandarino qui.

Per saperne di più su come il Partito Comunista Cinese ha preso di mira i praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza per il prelievo di organi:

https://faluninfo.net/forced-organ-harvesting-in-china-falun-gong