Falun Gong: deceduti Tredici praticanti a marzo

Lo scorso mese di marzo sono deceduti 13 praticanti del Falun Gong a causa della persecuzione della loro fede.

Tra i praticanti del Falun Gong deceduti ,si riportano due casi avvenuti nel 2021, un caso nel 2022, due casi l’anno scorso e otto casi quest’anno. A causa della rigida censura sulle informazioni da parte del regime comunista, le persecuzioni non possono sempre essere denunciate in modo tempestivo e il numero reale di praticanti del Falun Gong deceduti è probabilmente molto più alto.

Negli ultimi due decenni 11 praticanti sono stati brutalmente torturati, mentre stavano scontando la pena nelle prigioni o nei campi di lavoro. Alcuni sono diventati incapaci di intendere e di volere, mentre altri hanno sviluppato disturbi mentali. Diversi praticanti del Falun Gong sono deceduti, mesi dopo essere stati arrestati o sottoposti a continue molestie. Due praticanti del Falun Gong, tra cui una donna di 88 anni, sono deceduti mentre vivevano lontano da casa, per evitare la persecuzione.

I praticanti del Falun Gong deceduti, nove dei quali erano donne, provenivano da sette province. Lo Shandong ha riportato il maggior numero di casi (quattro), seguito da tre casi nel Liaoning, due casi nel Sichuan e un caso ciascuno a Tianjin, nell’Hebei, nell’Henan e nel Ningxia. I praticanti avevano un’età compresa tra i 62 e gli 88 anni, di cui sei sessantenni, cinque settantenni e due ottantenni.

Di seguito sono riportati tutti i 13 casi di praticanti del Falun Gong deceduti lo scorso mese di marzo. L’elenco dei praticanti può essere scaricato qui (PDF).

Decessi prima del 2024

Sichuan, notizie tardive: Insegnante 88enne in pensione molestata per la sua fede, muore dopo cinque mesi di latitanza forzata

Il 29 ottobre 2021 Zhang Guiqing, insegnante in pensione di 88 anni, della contea di Nanbu nella provincia del Sichuan, è deceduta cinque mesi dopo essere stata costretta a vivere lontano da casa, per evitare di essere perseguitata.

Il 19 maggio 2021 Zhang è stata molestata due volte da agenti del comitato di strada e di altre agenzie governative. Quella sera la badante, che le stava preparando la cena, era così terrorizzata che se n’è andata senza finire il suo dovere. Cinque mesi dopo Zhang, che non è riuscita a sopportare le molestie, è stata costretta a vivere da sfollata, ed è deceduta.

Non è la prima volta che la donna viene presa di mira per la sua fede. La sua abitazione è stata perquisita e le sono stati confiscati i libri del Falun Gong, dopo aver presentato una denuncia contro Jiang Zemin, l’ex dittatore cinese, che ha ordinato la persecuzione.

Il 3 ottobre 2019 Zhang stava facendo colazione con alcuni parenti, quando sette persone hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno chiesto di sapere dove si trovasse la figlia (anch’essa praticante del Falun Gong). Hanno fotografato Zhang, i suoi parenti e il suo appartamento.

Verso la metà del mese di dicembre 2019 la polizia ha molestato nuovamente la donna e ha controllato i telefoni dei suoi parenti in visita.

Liaoning, notizie tardive: Donna invalida per un decennio a causa delle torture, muore mesi dopo la sospensione della pensione

Huo Xiuqin, della città di Fuxin nella provincia del Liaoning, è sopravvissuta a brutali torture mentre era detenuta per aver praticato il Falun Gong. Per i 12 anni successivi è rimasta costretta a letto, affidandosi alle cure del marito e della madre. Alla fine del 2022 la famiglia indigente ha subito un altro duro colpo quando le autorità hanno improvvisamente sospeso la sua pensione. La salute della donna di 63 anni si è rapidamente deteriorata e, mesi dopo, è deceduta.

Il 2 settembre 2008 Huo è stata arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong ed è stata condannata a tre anni di prigione. Nel carcere femminile della provincia del Liaoning è stata picchiata, insultata, esposta a temperature gelide e le è stato negato l’uso del bagno. Nonostante l’ipertensione che le impediva di camminare, la prigione si è rifiutata di rilasciarla per essere sottoposta a cure mediche. Quando i suoi familiari hanno chiesto di farle visita, le guardie hanno ordinato loro di diffamare il Falun Gong, prima di approvare la loro richiesta. Non è chiaro se alla sua famiglia sia stato permesso di poterla incontrare.

Nell’inverno del 2009, poiché Huo si è rifiutata di fare i lavori forzati, le guardie l’hanno portata nel corridoio e hanno aperto la finestra per farle soffiare addosso il vento gelido. I suoi piedi si sono gravemente congelati e le si sono formate grosse vesciche. La bassa temperatura le ha causato costrizione al petto e difficoltà a respirare. Le guardie non le hanno permesso di usare il bagno e lei si è liberata nei pantaloni. Il suo conto corrente è stato congelato e non ha potuto acquistare beni di prima necessità. Durante il Capodanno cinese del 2010 non ha potuto comprare nemmeno un sacchetto di noodles istantanei e, chiunque condividesse del cibo con lei, veniva rimproverato.

Il 1° novembre 2010 è stata portata in ospedale perché non riusciva più a muovere le gambe e le braccia. Oltre alla pressione sanguigna pericolosamente elevata, le è stato riscontrato anche un ictus e un grave problema cardiaco. Le autorità carcerarie si sono rifiutate di rilasciarla, ma hanno ordinato alla sua famiglia di pagare le cure mediche. Dopo che i familiari hanno versato 500 yuan (circa 65 euro), il giorno successivo la donna è stata ricoverata in ospedale.

Il carcere ha delegato quattro guardie di sorvegliare Huo e la sua famiglia, che è rimasta in ospedale per prendersi cura di lei. Oltre alle guardie, i familiari erano gli unici che potevano avvicinarsi a lei, ma non è stato permesso loro di chiederle informazioni sulle torture subite in prigione.

Nel mese di maggio 2011, quattro mesi prima della scadenza della sua condanna a tre anni, la donna è stata rilasciata in libertà vigilata, quando era completamente incapace di intendere e di volere.

Il marito ha lasciato il lavoro per prendersi cura di lei. Grazie alle cure meticolose dell’uomo e dell’anziana madre, la donna è sopravvissuta. La famiglia viveva con la pensione mensile di Huo: 2.300 yuan (circa 300 euro) per arrivare a malapena a fine mese. Quando, nel mese di ottobre 2022, l’ufficio locale per la previdenza sociale le ha sospeso improvvisamente la pensione, con la scusa che non soddisfava i requisiti per il pagamento a causa della sua condanna in carcere di 10 anni prima, la famiglia ha subito un altro duro colpo.

In seguito, le condizioni di Huo si sono rapidamente deteriorate e, mesi dopo, il 3 febbraio dell’anno scorso, è deceduta.

Shandong, notizie tardive: Coniugi muoiono a meno di 100 giorni di distanza l’uno dall’altro dopo anni di persecuzione per la loro fede

Due coniugi della città di Jinan, nella provincia dello Shandong, sono deceduti a meno di 100 giorni di distanza l’uno dall’altro, dopo aver subito anni di persecuzione per la propria fede nel Falun Gong.

Nel mese di dicembre 2021 Ma Qingxian, di 60 anni, è deceduta. All’inizio di febbraio 2022 anche suo marito, Qi Qingxin, si è spento all’età di 60 anni. I coniugi sono stati sposati per circa 40 anni ma, negli ultimi due decenni, hanno vissuto separati perché, nel 2002, Ma è stata costretta a nascondersi per evitare di essere arrestata per la sua fede.

Prima del 2002 Ma si è recata due volte a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong ed entrambe le volte è stata arrestata. Dopo la sua seconda detenzione, le guardie hanno riscaldato un grande bollitore con la pasta di mais bollita, che le hanno versato in bocca e nelle narici. La donna, che aveva la pasta di mais su tutto il viso, il collo, il petto, la schiena e i capelli, è quasi soffocata.

Nel 2002 i coniugi sono stati arrestati e Qi è stato licenziato dal suo posto di lavoro, la miniera di carbone di Panxi. La polizia ha minacciato entrambi di sottoporli ai lavori forzati, ma loro sono riusciti a fuggire dal complesso governativo e si sono nascosti. Poco dopo Qi è stato nuovamente arrestato, mentre stava distribuendo materiale informativo del Falun Gong, e gli sono stati inflitti due anni di lavori forzati. Nel 2004, dopo essere stato rilasciato, ha dovuto affrontare continue molestie.

Ma ha trascorso i successivi 20 anni in fuga, per evitare la persecuzione, e ha vissuto una vita da sfollata molto dura. I rifugi in cui ha soggiornato, in diversi luoghi, non avevano riscaldamento in inverno e lei doveva continuare a bere acqua calda per riscaldarsi, di conseguenza ha sviluppato i sintomi della minzione frequente. Per evitare di essere arrestata, doveva anche stare sempre all’erta. Più di una volta ha deciso di abbandonare la sua casa e, più di una volta ha deciso, a tarda notte, di lasciare la sua residenza temporanea, perché aveva sentito arrivare la polizia. Gli agenti sono effettivamente arrivati, ore dopo che lei se n’era andata.

Qi si è preoccupato per Ma e anche la sua salute è peggiorata. Negli ultimi due anni di vita, tutto il suo corpo si è gonfiato (edema) e aveva sangue nelle urine. La scomparsa della moglie, avvenuta nel mese di dicembre 2021, gli ha inferto un altro duro colpo e, dopo quasi 100 giorni, è deceduto.

Tianjin, notizie tardive: Praticante di 62 anni muore dopo anni di sfollamento per evitare di essere arrestato

Tra i praticanti del Falun Gong deceduti figura Wei Guanghua di 62 anni. L’uomo mancato nel mese di dicembre dell’anno scorso, pochi giorni dopo aver avuto un ictus, ha coronato così decenni di sofferenza per la sua fede.

Dopo l’inizio della persecuzione del Falun Gong, nel luglio 1999, Wei ha lavorato con altri praticanti per sfatare la propaganda d’odio contro questa pratica. Il 31 maggio 2003 è stato arrestato e condannato a nove anni di prigione. Mentre stava scontando la pena, sua moglie ha divorziato, ottenendo la piena custodia dei figli e l’assegnazione di tutti i beni coniugali.

In prigione Wei è stato brutalmente torturato, si è ammalato gravemente ed è diventato pelle e ossa. Era alto un metro e ottanta, ma pesava meno di 90 libbre (circa 41 chilogrammi). Dopo che, il 29 aprile 2009, è stato rilasciato con la condizionale, ha fatto gli esercizi del Falun Gong e la sua salute è migliorata, ma non era ancora in grado di camminare normalmente.

Le autorità lo hanno tenuto sotto stretta sorveglianza. Circa sei mesi dopo essere stato rilasciato, l’uomo è stato portato a fare un esame fisico in ospedale, per vedere se stava abbastanza bene da essere rimandato in prigione. All’improvviso l’ospedale ha avuto un’interruzione di corrente, proprio prima del suo esame fisico, e Wei è stato pertanto riportato a casa. La polizia ha minacciato di tornare il giorno dopo.

Quella sera l’uomo ha deciso di nascondersi e, negli anni successivi si è spostato spesso, per evitare di essere arrestato. Di conseguenza, non si è mai ripreso dai danni alla salute subiti durante la prigionia, e ha sviluppato ulteriori sintomi. Più di una volta è svenuto improvvisamente, mentre lavorava o camminava.

Intorno al 2018 Wei ha perso conoscenza mentre era in sella alla sua moto. Vedendo che era gravemente ferito e aveva le convulsioni, un passante ha chiamato la polizia per chiedere aiuto ma, dopo aver scoperto materiale del Falun Gong nella sua borsa, gli agenti lo hanno arrestato. Gli hanno anche confiscato gli oltre 10.000 yuan (circa 1.300 euro) in banconote stampate con messaggi del Falun Gong che aveva con sé (poiché tutti i canali legali di appello sono stati bloccati per i praticanti del Falun Gong, essi usano mezzi creativi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione, compresa la stampa di messaggi sulle banconote).

La polizia ha portato Wei in un centro di detenzione, scoprendo la sua identità dal database di praticanti del Falun Gong presi di mira. Dopo che si è ripreso, l’uomo è stato consegnato al dipartimento di polizia, del luogo di registrazione della sua famiglia, a Tianjin. Poiché la polizia non è riuscita a trovare una prigione che gli permettesse di terminare il suo periodo di nove anni, ha dichiarato che aveva completato la sua pena detentiva.

Per evitare di essere nuovamente molestato, Wei ha vissuto una seconda volta da sfollato. Qualche anno dopo ha raggiunto l’età della pensione e ha percepito un importo minimo (anche se l’importo sarebbe dovuto essere più alto, grazie al suo precedente lavoro molto remunerativo). La vita da sfollato e le difficoltà finanziarie si sono ripercosse sulla sua salute. Nel mese di dicembre dell’anno scorso ha avuto un ictus ed è entrato in coma. Le cure ospedaliere non sono servite a molto e i suoi familiari hanno dovuto riportarlo a casa, perché non potevano più permettersi di pagare le spese mediche. Pochi giorni dopo l’uomo è deceduto.

Praticanti del Falun Gong deceduti nel 2024

Donna di 71 anni muore per un infarto

Tra i praticanti del Falun Gong deceduti risulta anche Liu Shuyuan, di 71 anni, della città di Tieling nella provincia del Liaoning. La donna è mancata improvvisamente il 7 gennaio scorso mentre andava in bicicletta.

Negli ultimi mesi di vita Liu si svegliava spesso nel cuore della notte, urlando di paura. La sua angoscia derivava da un arresto avvenuto nell’autunno dell’anno scorso, quando aveva fatto visita a un altro praticante del Falun Gong, inconsapevole che la polizia stesse per fare irruzione. La donna è stata perquisita e minacciata. Sebbene poche ore dopo sia stata rilasciata, ha sofferto di attacchi di panico per la paura di essere nuovamente perseguitata.

Negli ultimi 25 anni, Liu, ex dirigente dell’Ufficio trasporti petroliferi del nord-est, è stata ripetutamente presa di mira per aver praticato il Falun Gong.

Nel settembre 1999 è stata arrestata, quando si è recata a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong. Dopo 15 giorni di detenzione è stata rilasciata, ma nel mese di ottobre è tornata nella capitale cinese, per presentare un altro appello. È stata arrestata e sottoposta a due anni di lavori forzati, durante i quali è stata costretta a lavorare senza retribuzione e a volte, quando non riusciva a finire la quota giornaliera, non le veniva permesso di dormire fino alle 3:00 del mattino. Anche dopo essere stata rilasciata, la polizia ha continuato a molestarla.

Intorno al 10 agosto 2001 Liu è stata nuovamente arrestata e interrogata, per sei giorni consecutivi. I primi tre giorni è anche stata privata del sonno. A partire dal quarto giorno, la donna è stata tenuta in gabbie di diverse dimensioni. Alcune erano così piccole che non poteva stare in piedi, seduta o accovacciata. Per protestare ha fatto uno sciopero della fame, ma è stata nutrita a forza.

In seguito Liu è stata condannata a cinque anni, trascorsi nel carcere femminile della provincia del Liaoning. In alcuni giorni è stata costretta a rimanere accovacciata dalle 6:30 fino alle 21:00. Le detenute la picchiavano costantemente, le tiravano i capelli, le versavano addosso acqua sporca e non le facevano usare il bagno. In breve tempo ha perso più di 30 libbre (circa 14 chilogrammi); si sentiva stordita e debole.

l 10 settembre 2007 Liu è stata è stata fermata, mentre si stava recando a casa di un altro praticante. Sebbene sia riuscita a fuggire, per i successivi otto anni è stata costretta a vivere da sfollata, per nascondersi dalla polizia.

Il 9 ottobre 2016 è avvenuto il suo secondo e ultimo arresto, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale del Falun Gong. La donna è stata trattenuta per sei ore in una stazione di polizia e, più tardi, è stata rilasciata.

Sichuan: Uomo di 76 anni muore durante la persecuzione del Falun Gong

Tra i praticanti del Falun Gong deceduti figura Li Houpei, della città di Leshan nella provincia del Sichuan, scomparso il 30 gennaio scorso all’età di 76 anni.

Nel mese di giugno 2007 Li è stato arrestato e, nel dicembre dello stesso anno, è stato condannato a 11 anni di pena detentiva. Il 18 febbraio 2022 è stato nuovamente arrestato mentre stava distribuendo materiale del Falun Gong. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e, verso sera, lo ha rilasciato. L’ultimo episodio risale al mese di maggio dell’anno scorso, quando è stato arrestato a casa di un altro praticante. Sebbene poche ore dopo sia stato rilasciato, la polizia ha continuato a tormentarlo, intimandogli persino di non uscire dalla città. Gli agenti hanno anche sottoposto il suo caso al procuratore locale, nel tentativo di farlo condannare. Schiacciato dalla pressione mentale, otto mesi dopo l’uomo è deceduto.

Henan: Donna di 81 anni muore durante la persecuzione del Falun Gong

Negli ultimi anni Chen Yuqin, impiegata in pensione della China Unicom a Zhoukou, nella provincia dell’Henan, ha sofferto di un declino della salute, a causa delle frequenti molestie subite per la sua fede nel Falun Gong. La donna è diventata incapace di intendere e di volere, ed è deceduta all’età di 81 anni.

Il 17 aprile 2022 è iniziato il calvario di Chen, con il suo arresto da parte degli agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Huaiyang. Alla donna sono stati confiscati i libri del Falun Gong, la stampante e altri effetti personali. La polizia le ha anche inflitto una multa di 5.000 yuan (circa 650 euro) e ha costretto l’ufficio per la previdenza sociale a sospenderle la pensione. All’età di 79 anni, è stata condannata a tre anni e le è stato concesso di scontare la pena ai domiciliari. Durante il periodo di detenzione, la polizia ha continuato a molestarla, causandone il declino della salute e la morte.

Shandong: Donna di 69 anni muore quattro mesi dopo aver riportato gravi ferite durante un inseguimento della polizia per la sua fede nel Falun Gong

Verso la fine di settembre dell’anno scorso Ma Lianfeng ha perso il controllo del suo triciclo ed è caduta, mentre cercava di evitare l’arresto durante un inseguimento della polizia. Ha riportato gravi ferite alle gambe, con forti contusioni alle braccia e alla schiena.

Gli agenti sono riusciti a raggiungerla e le hanno confiscato il materiale del Falun Gong che aveva nella borsa. La donna è stata presa di mira, dopo che un alunno della scuola elementare l’ha denunciata per avergli parlato del Falun Gong. Poiché aveva difficoltà a stare in piedi, Ma non è stata arrestata.

Ma, della città di Longkou nella provincia dello Shandong, non si è mai ripresa dalle ferite riportate e, lo scorso 22 gennaio è deceduta all’età di 69 anni.

deceduti Falun Gong
Ma Lianfeng

Negli ultimi 25 anni di persecuzione, Ma è stata ripetutamente arrestata per la sua fede. Suo marito ha divorziato e lei ha scontato sette anni di prigione, subendo ogni tipo di tortura fisica e la somministrazione involontaria di farmaci. Dopo aver raggiunto l’età pensionabile nel 2010, il suo datore di lavoro, la Cooperativa di approvvigionamento e commercializzazione di Longkou, ha rifiutato di erogarle le prestazioni pensionistiche, sostenendo che era diventata “non eleggibile” durante la prigionia. Le è stato chiesto un contributo una tantum di 50.000 yuan (circa 6.600 euro), per avere diritto a una pensione mensile di poco più di 700 yuan (circa 90 euro). Non avendo denaro, la donna ha rinunciato a cercare di ottenere la pensione.

Liaoning: Praticante impazzita durante la detenzione di un anno, muore sette anni dopo

Tra i praticanti del Falun Gong deceduti c’è anche Xing Anmei, della città di Shenyang nella provincia del Liaoning. La donna ha avuto un crollo mentale, a causa delle torture e della somministrazione involontaria di farmaci, mentre stava scontando una pena detentiva per la sua fede nel Falun Gong. Per i successivi sette anni ha lottato con una salute cagionevole e, il 22 febbraio scorso è mancata all’età di 67 anni.

Xing Anmei e la sua famiglia

L’ultimo arresto di Xing risale al 14 aprile 2016, mentre stava facendo colazione con il marito e i due figli in una tavola calda. La polizia ha rivelato che la famiglia è stata presa di mira per aver presentato una denuncia penale contro l’ex dittatore cinese, Jiang Zemin, responsabile della persecuzione del Falun Gong, che ha portato ai loro arresti passati.

Un mese dopo il figlio dei coniugi è stato rilasciato. Lo stesso giorno la sorella ha ottenuto la libertà su cauzione ed è stata messa agli arresti domiciliari. La giovane donna ha detto che suo fratello zoppicava e sembrava stordito, dopo che entrambi erano tornati a casa. Le ha detto di essere stato picchiato dagli agenti e, per un certo periodo non ha osato uscire di casa.

Il 23 febbraio 2017 Xing è stata condannata a un anno di prigione e multata di 5.000 yuan. Quattro giorni dopo, la figlia è stata condannata a un anno di libertà vigilata, oltre a una multa di 2.000 yuan (circa 260 euro). Il marito è stato condannato a due anni e mezzo, oltre a una multa di 10.000 yuan.

Nel centro di detenzione della città di Shenyang, Xing è stata tenuta in cella d’isolamento, torturata e soggetta costantemente alla somministrazione di farmaci tossici. Mentre veniva picchiata, le sono caduti tutti i denti; di conseguenza, aveva difficoltà a deglutire e accusava vertigini, affaticamento, palpitazioni e nausea. Nonostante le sue condizioni, le guardie l’hanno incatenata e le hanno legato la mano sinistra a un anello fissato al pavimento. Non le hanno tolto le catene nemmeno quando aveva bisogno di andare in bagno. Un’altra volta, due detenute si sono sedute sulle sue gambe, mentre altre due le hanno piegato le braccia dietro la schiena, ferendola gravemente alla spalla e al braccio sinistro.

Il 14 aprile 2017, quando è stata rilasciata, Xing non era più in sé. Era estremamente impaurita e non riusciva a riconoscere la sua famiglia, nemmeno i suoi figli. Correva giorno e notte, gridava, colpiva le persone e lanciava oggetti da una finestra al piano di sopra. Di tanto in tanto diceva: “Ai praticanti del Falun Gong vengono somministrati a forza farmaci ogni giorno”. Dopo aver lottato con una salute cagionevole per sette anni, il 22 febbraio scorso è deceduta.

Shandong: Donna di 70 anni muore sotto la persecuzione del Falun Gong

Lo scorso 23 febbraio Xu Jinrong, della città di Linqing nella provincia dello Shandong, ha avuto un’emorragia del tronco encefalico, è entrata in coma e, due giorni dopo, il 25 febbraio, è deceduta.

Negli ultimi 24 anni Xu è stata ripetutamente arrestata e detenuta per essersi rifiutata di rinunciare alla sua fede. Nel 2000 le sono stati inflitti tre anni di lavori forzati. Sebbene sia sopravvissuta alle brutali torture, le continue vessazioni subite nel corso degli anni l’hanno fatta vivere costantemente nella paura. La pressione mentale ha avuto forti ripercussioni sulla sua salute, che alla fine l’hanno portata alla morte.

Il 19 luglio 1999, il giorno prima dell’inizio ufficiale della persecuzione, il suo datore di lavoro l’ha portata in un hotel, per costringerla a rinunciare al Falun Gong. La donna è stata trattenuta per sei mesi e non è stata rilasciata fino al Capodanno cinese del febbraio 2000. La polizia ha anche fatto irruzione nella sua abitazione e le ha confiscato i libri del Falun Gong.

Nel mese di giugno 2000 Xu si è recata a Pechino per lanciare un appello in favore del Falun Gong, ma è stata arrestata e riportata al locale centro di detenzione. Per protestare contro la persecuzione, ha fatto uno sciopero della fame e, cinque giorni dopo, è stata rilasciata, dopo che la polizia le aveva estorto 2.000 yuan.

Alcune settimane dopo, nel luglio 2000, il marito di Xu si è ammalato ed è stato ricoverato in ospedale. Il suo posto di lavoro e la polizia hanno iniziato a sorvegliarla, seguendola fino alla stanza d’ospedale del marito. La sorveglianza aggressiva ha turbato l’uomo e ha rallentato la sua guarigione. Il monitoraggio della vita quotidiana di Xu è continuato anche dopo che il marito è stato dimesso.

Oltre alla detenzione e alla sorveglianza, nel luglio 1999 il luogo di lavoro di Xu le ha sospeso lo stipendio e lo ha ripristinato solo nel 2002.

Il 10 settembre 2000 le è stato inflitto un periodo di tre anni nel campo di lavoro forzato. Nel campo di lavoro femminile della provincia dello Shandong è stata brutalmente torturata per aver sostenuto il Falun Gong. Le guardie l’hanno percossa per un lungo periodo di tempo con i bastoni elettrici, lasciandole cicatrici sul collo e sui polsi, ed è stata tenuta in isolamento. In inverno, le guardie aprivano la finestra per congelarla e, a volte, non le era permesso di dormire.

Veniva invece costretta a restare in piedi, con le mani, le braccia e le gambe legate alla struttura del letto. In un’altra tortura, veniva appesa per i polsi. In seguito ha perso la sensibilità delle braccia e delle mani. La donna è stata costretta anche a svolgere lavori non retribuiti, a volte fino a 16 ore al giorno. Dopo essere stata torturata per più di 18 mesi, Xu è stata rilasciata prima del tempo.

Durante il periodo di detenzione, il marito ha lavorato duramente per cercare di ottenere giustizia per lei, ma senza successo. La pressione mentale ha compromesso la sua salute e nel 2006 è deceduto.

Xu ha continuato a subire molestie anche dopo essere stata rilasciata. Due incidenti documentati negli ultimi anni sono avvenuti tra il 2017 e il 2019.

Ningxia: Ingegnere 75enne in pensione muore sei mesi dopo aver terminato di scontare la sua terza detenzione a causa della sua fede nel Falun Gong

Tra i praticanti del Falun Gong deceduti figura anche Ma Xiongde, di 75 anni, residente a Wuzhong nella regione autonoma del Ningxia Hui, che è morto lo scorso 25 febbraio, sei mesi dopo aver scontato la terza condanna a un anno e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong.

Il 29 agosto 2022, quando è stato rilasciato, Ma aveva difficoltà a camminare, soffriva di incontinenza ed era poco reattivo. Quando ha scoperto che l’Ufficio per la previdenza sociale della città di Wuzhong aveva sospeso la sua pensione mentre era detenuto, è rimasto sconvolto. Nonostante il suo appello per ottenere il ripristino dei benefici pensionistici, le autorità non gli hanno mai versato un centesimo.

Ma, ingegnere in pensione di una fabbrica di orologi, e sua moglie, Zheng Fengying, di 71 anni, per oltre 20 anni sono stati ripetutamente presi di mira per aver praticato il Falun Gong. Nel 2001 sono stati condannati a due anni di lavori forzati, con una proroga di due mesi per Zheng e di 10 mesi per Ma. Dopo l’arresto nel 2004 Zheng è stata condannata a tre anni, con tre anni di libertà vigilata, e il marito a cinque anni. Nel 2012 entrambi sono stati nuovamente arrestati. In seguito Zheng è stata condannata a sette anni di prigione e Ma a sette anni e mezzo. Gli ultimi loro arresti, il 22 febbraio 2021, sono stati seguiti da una condanna a un anno e mezzo di prigione ciascuno.

Hebei: Praticante incarcerato per quasi sette anni, muore due giorni dopo essere stato molestato per la sua fede nel Falun Gong

Il 9 marzo scorso Wang Huai, residente a Zhangjiakou nella provincia dell’Hebei, è deceduto, due giorni dopo essere stato nuovamente perseguitato per aver praticato il Falun Gong.

La morte di Wang, ex dipendente della Società di commercio automobili a Zhangjiakou, ha coronato decenni di sofferenza per aver sostenuto la propria fede. Dopo il suo arresto del 2 gennaio 2001, è stato condannato a sette anni di prigione. L’uomo è stato brutalmente torturato e ha perso quasi tutti i denti. Durante la sua lunga detenzione, i suoi familiari hanno potuto vederlo solo due volte.

Dopo essere stato rilasciato con qualche mese di anticipo, nel settembre 2007, la polizia e gli operatori della comunità lo hanno tenuto sotto stretta sorveglianza e di tanto in tanto lo hanno molestato a casa, soprattutto in occasione delle date politicamente sensibili. Quindici anni fa, al raggiungimento dell’età pensionabile, le autorità gli hanno anche tolto ogni diritto. La misera pensione della moglie di 2.000 yuan al mese è stata la loro unica fonte di reddito.

Intorno alle 15:30 del 7 marzo scorso un agente di polizia e due assistenti sociali si sono presentati a casa di Wang. Quando l’operatore comunitario maschio ha filmato la casa, la moglie di Wang lo ha fermato. L’assistente sociale donna ha urlato: “Siamo venuti qui oggi, perché qualcuno vi ha denunciato per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong”. Ma si è rifiutata di rivelare l’identità del presunto informatore. Wang ha chiesto loro di smettere di perseguitare i cittadini rispettosi della legge come lui. I due operatori della comunità e l’agente di polizia se ne sono andati.

L’ultima vessazione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Due giorni dopo Wang, che non si è mai ripreso dalle ferite e dai danni alla salute subiti durante la prigionia, è deceduto.

Articolo riportato da minghui.org

https://it.minghui.org/html/articles/2024/4/16/26578.html

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