Il governo Usa accusa agenti del PCC di corruzione ai danni del Falun Gong

Il 26 maggio 2023, un tribunale federale americano ha accusato due agenti cinesi negli Stati Uniti, di aver promosso una campagna di repressione transnazionale contro i praticanti del Falun Gong, attraverso un piano di corruzione diretto dal Partito Comunista Cinese (PCC) nella Contea di Orange, Stato di New York.

I due agenti cinesi hanno tentato di corrompere un presunto funzionario pubblico americano con decine di migliaia di dollari, sotto la direzione di un ufficiale del PCC. L’obiettivo era di “abbattere” il Falun Gong (una pratica spirituale perseguitata in Cina) negli Stati Uniti.

“I dettagli di questo caso mostrano come i praticanti del Falun Gong siano tuttora uno dei principali obiettivi della repressione transnazionale del PCC. Si vede fino a che punto il PCC è disposto a spingersi — corrompere un funzionario statale per infrangere la legge statunitense e armare le istituzioni americane contro persone innocenti — per cercare di ottenere il proprio scopo”. Levi Browde, Direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center

“Apprezziamo il lavoro svolto dal governo degli Stati Uniti e lo incoraggiamo ad andare dietro agli agenti del PCC presenti negli Stati Uniti: rappresentano una minaccia non solo per gli americani che si schierano contro le atrocità in Cina, ma anche per i nostri funzionari governativi e per il nostro stesso sistema democratico, che sono presi di mira da questi complotti illeciti,” il commento Levi Browde, Direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center.

Secondo i documenti del tribunale, John Chen (alias “Chen Jun”), un cittadino statunitense di 70 anni originario della Cina, e Lin Feng, un cittadino cinese di 43 anni residente a Los Angeles, hanno preso di mira una non meglio nota associazione gestita dal Falun Gong con l’obiettivo di far rimuovere lo status di esenzione fiscale dell’associazione. Gli agenti hanno utilizzato  corruzione e truffe” per manipolare il programma “Whistleblower” dell’Agenzia delle Entrate americana.

Secondo la denuncia presentata, le informazioni che Chen e Feng hanno presentato al programma “Whistleblower” a febbraio, contenevano la retorica di propaganda che il regime cinese usa regolarmente per “giustificare gli attacchi e le  prepotenze nei confronti dei membri del Falun Gong.”

John Chen è un noto fedelissimo del Partito e uno dei leader della comunità anti-Falun Gong più in vista di Los Angeles. Chen ha incontrato personalmente sia Hu Jintao, ex leader del PCC, che Xi Jinping. Chen vanta anche stretti legami con il consolato cinese di Los Angeles. In diverse occasioni, a partire dal 2000, ha partecipato a eventi pubblici come i seminari del consolato cinese e i pranzi riservati ai VIP presso la All-China Federation of Returned Overseas Chinese. Il suo obiettivo: diffamare, calunniare e fare dichiarazioni false sul Falun Gong.

Il PCC colpisce un’organizzazione no-profit collegata al Falun Gong

A partire dal 21 gennaio 2023, Chen ha indicato che “lo scopo di queste tangenti, dirette e finanziate dal governo della Repubblica Popolare Cinese (RPC), è quello di sconfiggere . . il Falun Gong”. Tra gennaio e maggio, i due agenti hanno agito all’interno degli Stati Uniti sotto la direzione di un funzionario cinese per attuare un piano di corruzione, utilizzando un’app di messaggistica criptata cinese per comunicare.”

In una telefonata intercettata, Chen nomina un funzionario cinese “quello che si occupa sempre di queste questioni [del Falun Gong.]” In un’altra telefonata avvenuta il 16 maggio, Chen ha ordinato a Feng di consegnare la tangente pattuita a New York, dicendo che avrebbe anche “contattato di nuovo Tianjin.”

Il 14 maggio 2023, Chen e Feng si sono incontrati con un agente dell’FBI sotto copertura, che si è finto un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. I due agenti cinesi hanno promesso di pagare 50.000 dollari, in cambio di un accertamento contabile nei confronti dell’associazione collegata al Falun Gong. Durante l’incontro Chen ha consegnato una bustarella di 1.000 dollari in contanti all’agente sotto copertura, come pagamento iniziale. Chen ha promesso che ne sarebbero arrivate altre negli incontri successivi, tra cui una somma equivalente al 60% del premio per gli informatori del programma ‘Whistleblower”, se la denuncia per l’abolizione dei diritti dell’associazione legata  al Falun Gong fosse andata a buon fine.

Il secondo incontro è avvenuto all’aeroporto John F. Kennedy a New York City,  il 18 maggio. Feng ha pagato al finto funzionario del fisco una tangente di 4.000 dollari in contanti, per andare avanti con il piano. Secondo la denuncia “Chen avrebbe ottenuto finanziamenti dal governo della RPC per effettuare pagamenti di tangenti durante i suoi viaggi nella RPC, nel tentativo di raggiungere il suo obiettivo.”

All’agente sotto copertura sono stati promessi due ulteriori pagamenti, di 25.000 dollari ciascuno. Chen intendeva tornare “nella RPC e raccogliere altri fondi per portare avanti suo piano di corruzione”. Feng avrebbe consegnato la tangente in contanti a New York una volta che Chen fosse tornato negli Stati Uniti.

Le intenzioni malvagie e la campagna diretta a reprimere e intimidire i praticanti del Falun Gong negli Stati Uniti sono state esposte chiaramente nelle telefonate intercettate tra Chen e Feng. Nelle loro conversazioni i due hanno dichiarato che gli agenti della RPC “sono come fratelli di sangue. Abbiamo iniziato questa lotta contro [il fondatore del Falun Gong] venti, trent’anni fa. Sono sempre con noi”.

Secondo un portavoce dell’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti di Los Angeles, Chen e Feng devono rispondere di quattro capi d’accusa relativi a cospirazione, corruzione e riciclaggio di denaro. Chen è stato trattenuto senza cauzione, verrà trasferito dalla California a New York. Feng rimarrà in custodia fino all’udienza, il 1° giugno.

Funzionari americani fanno sentire la loro voce

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha pubblicato un comunicato stampa, per commentare la vicenda. Il Procuratore Generale Merrick B. Garland, il Vice Procuratore Generale Lisa O. Monaco, il Direttore dell’FBI Christopher Wray, il Vice Direttore dell’FBI Paul Abbate, tra gli altri, hanno condannato pubblicamente il complotto degli agenti del PCC nel portare avanti la repressione transnazionale contro i praticanti del Falun Gong.

il Procuratore Damian Williams del Distretto Sud di New York ha dichiarato:

“John Chen e Lin Feng avrebbero condotto una campagna per conto del governo della Repubblica Popolare Cinese, per influenzare le azioni di un funzionario del governo degli Stati Uniti. Il loro scopo era di promuovere la repressione dei praticanti del Falun Gong, da parte del governo della Repubblica Popolare Cinese. Gli sforzi per manipolare le agenzie del governo degli Stati Uniti, così da portare avanti gli obiettivi autocratici del governo della RPC sono scioccanti e infidi. Il mio ufficio lavorerà con grande impegno per proteggerci da queste ostili influenze straniere”.

Le agenzie coinvolte in questo caso includono il Federal Bureau of Investigation (FBI), la National Security Division (NSD), l’Ufficio del Procuratore Generale e l’Ufficio del Procuratore di New York.

“Per quasi 24 anni, la persecuzione del Falun Gong da parte del PCC in territorio straniero non è mai rallentata” ha dichiarato Levi Browde. “Al contrario, le autorità cinesi e i loro agenti continuano a portare avanti una repressione transnazionale contro il Falun Gong. Questo incidente ne è un chiaro esempio, ma per molti versi è solo la punta dell’iceberg”.

La vicenda è stata riportata anche da Voice of America Chinese, Radio Free Asia Mandarin, Epoch Times, NTD News, AP, the Hill, Reuters, National Review e Fox News.

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