Dopo 11 anni di prigionia e torture, muore uomo di Jilin
By Minghui.org | Set 26, 2020
Police and guards suffocate and knock teeth out of man for practicing Falun Gong.
Un praticante del Falun Gong della contea di Nong’an, nella provincia di Jilin, è deceduto il 26 agosto 2020, un mese e mezzo dopo essere stato arrestato durante una retata della polizia contro il Falun Gong. Sua moglie è stata arrestata con lui ed è ancora detenuta al momento in cui scriviamo.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un’antica disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal 1999.
Il signor Jiang Quande e sua moglie, la signora Sun Xiuying, sono stati arrestati nella loro abitazione il 15 luglio 2020. A causa di precedenti persecuzioni, il signor Jiang soffriva di gravi condizioni di salute e il suo corpo era fragile e debole, ma la polizia lo ha comunque arrestato.
Dopo essere stato rilasciato circa due settimane dopo, il signor Jiang è stato sottoposto a flebo quotidiane per sostenere la sua vita. La polizia si è rifiutata di rilasciare la moglie, nonostante avesse un disperato bisogno di assistenza..
Il 26 agosto 2020, il signor Jiang è deceduto, quattro giorni dopo che la Procura della contea di Nong’an aveva convalidato l’arresto della moglie.
Tortura attraverso i lavori forzati
Jiang è stato arrestato per la prima volta nel settembre 1999 e detenuto arbitrariamente dalle autorità per 60 giorni. Le guardie lo costrinsero a rimanere seduto su un piccolo sgabello per lunghe ore senza muoversi. Quando gli permettevano di alzarsi, gli ordinavano di fare lavori forzati, come trasportare sacchi di fagioli che pesavano più di 90 chili.
Poco dopo essere stato rilasciato, all’inizio del 2000 è stato nuovamente arrestato e detenuto per 30 giorni.
Nel febbraio 2000 si è recato a Pechino per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong ed è stato nuovamente arrestato. Dopo tre settimane di detenzione, gli è stato imposto un anno di lavori forzati, poi prolungato di sei mesi quando si è rifiutato di rinunciare alla sua fede.
Il 28 aprile 2001, durante una riunione del campo di lavoro, il signor Jiang ha impedito a una guardia di diffamare il Falun Gong di fronte agli altri detenuti; è stato quindi picchiato selvaggiamente e tenuto in isolamento per un mese.
Circa un anno dopo essere stato rilasciato, Jiang è stato nuovamente arrestato l’8 novembre 2002 per aver prodotto materiali informativi sul Falun Gong. La polizia lo ha fatto sedere su un’estremità di una lunga panca con le gambe legate alla panca. Lo hanno soffocato con un sacchetto di plastica e gli hanno trafitto le dita e i capezzoli con bastoni di bambù appuntiti.
La polizia lo ha anche ammanettato con le mani dietro la schiena e poi ha spinto violentemente le sue mani sulla parte anteriore della testa. Hanno ripetuto l’operazione più di dieci volte fino a rompergli il braccio. Di conseguenza è diventato disabile.
Jiang è stato poi condannato a 11 anni e inviato alla prigione di Shiling il 17 gennaio 2004. A causa della sua resistenza, gli sono stati inflitti due mesi di isolamento, è stato legato a un “letto della morte” in una straziante posizione ad aquila e ha perso la maggior parte dei denti a causa di selvagge percosse.
Il 4 novembre 2005, Jiang è stato trasferito nella prigione di Gongzhuling e sottoposto nuovamente alla tortura del “letto della morte”. Le guardie lo hanno legato nudo, si sono rifiutate di slegarlo anche quando doveva andare in bagno, poi lo hanno colpito ripetutamente con diversi manganelli elettrici contemporaneamente.
Dopo 11 anni di sofferenze inimmaginabili, il signor Jiang è tornato a casa l’11 novembre 2013.
Il suo corpo non si è mai ripreso dalle torture ed è morto il 26 agosto 2020.
Una versione di questo rapporto è stata pubblicata originariamente su Minghui.org:
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