Persecuzione psichiatrica: il caso di Ren Dongsheng e della sua famiglia

Il signor Ren Dongsheng e sua moglie,  Zhang Liqin (Fonte: Minghui)

Il signor Ren Dongsheng e sua moglie,  Zhang Liqin (Fonte: Minghui)

La signora Liu Xiufen è l’anziana madre di un praticante del Falun Gong deceduto, che ha subito torture psichiatriche estreme durante la sua prigionia. La donna è morta il 10 aprile 2024. Per oltre un decennio ha lottato cercando di ottenere giustizia per suo figlio. Il caso della signora Liu e di suo figlio, Ren Dongsheng, è un esempio di come le tattiche persecutorie del regime cinese lacerino le famiglie, colpendo contemporaneamente più generazioni. 

La storia del signor Ren getta luce su molti aspetti della persecuzione della pratica spirituale in Cina. Essa, evidenzia gli atroci crimini contro l’umanità, che i praticanti della Falun Dafa subiscono frequentemente in prigione, e le loro conseguenze durature sulla salute mentale e fisica del sistema familiare. La storia del signor Ren dimostra anche estrema lealtà e impegno verso valori che vengono attaccati. La dedizione decennale della moglie e della madre, nel cercare giustizia per il signor Ren, nonostante la perdita del loro congiunto, è a dir poco straordinaria. Tra enormi difficoltà finanziarie, discriminazioni e di fronte alla persecuzione che li ha colpiti direttamente, la devozione nel condividere la sua storia e il desiderio di ottenere giustizia dei familiari del signor Ren non hanno mai vacillato. 

Tortura psichiatrica sui praticanti del Falun Gong

Il caso del signor Ren è un esempio della tortura psichiatrica che i praticanti della Falun Dafa spesso subiscono. Questo causa loro dolore duraturo, paralisi, allucinazioni e, a volte, persino la morte. Solitamente, essa include la somministrazione forzata di sostanze chimiche che danneggiano il sistema nervoso centrale:  qualcosa che il signor Ren ha subito nel centro di lavaggio del cervello in cui è stato mandato dopo la fine del suo periodo di detenzione.

Il signor Ren, diventato psicotico a causa delle estreme torture psichiatriche subite in prigione. (Fonte: Minghui)

“Non riuscendo a spezzare la volontà dei praticanti del Falun Gong con la tortura fisica, le autorità cinesi hanno intensificato l’uso di sostanze chimiche dannose per i nervi, allo scopo di distruggere direttamente la loro capacità di formulare pensieri e di [agire secondo la loro] coscienza. L’orribile tortura psichiatrica, che distrugge la mente, ha fatto impazzire centinaia di persone”, ha affermato Shizhong Chen, rappresentante del Falun Gong Human Rights Working Group di San Diego e della United Nations Association di San Diego. 

Human Rights Watch e Amnesty International hanno documentato gli abusi psichiatrici subiti dai praticanti del Falun Gong. Il dott. Robin Munro, sostenitore dei diritti umani e giurista britannico, ha scritto un libro intitolato China’s Psychiatric Inquisition: Dissent, Psychiatry, and the Law in Post-1949 China , in cui un capitolo è dedicato esclusivamente alla persecuzione psichiatrica sul Falun Gong in Cina. 

Tre generazioni colpite dalla persecuzione

L’8 marzo 2006, Ren Dongsheng è stato arrestato per aver raccontato alla gente le proprie esperienze positive nella pratica del Falun Gong, in contrasto con la propaganda demonizzante promossa dal regime cinese. È stato condannato a cinque anni nel carcere di Gangbei (ora noto come carcere di Binhai) nella città di Tianjin. Qui ha subito indicibili torture fisiche e psicologiche, da cui è uscito irriconoscibile e psicotico. Alla scadenza dei cinque anni di carcere (il 7 marzo 2011), il signor Ren è stato immediatamente inviato in un centro di lavaggio del cervello per una settimana, dove è stato costretto a ingerire droghe sconosciute. 

Quando, nel 2011, la madre del signor Ren è andata a prenderlo, al centro di lavaggio del cervello, era così sconvolta dal suo aspetto e dai suoi comportamenti strani e irregolari, che è crollata per lo shock. La madre del signor Ren, la signora Liu Xiufen, è morta di recente, il 10 aprile 2024. Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita sopportando le molestie della polizia, legate alla sua fede nel Falun Gong e ai suoi continui sforzi per ottenere giustizia per il figlio. 

La Sig.ra Zhang Liqin (Fonte: Minghui)

Anche la signora Zhang Liqin, moglie del signor Ren, è una praticante del Falun Gong. Nel 2009, tre anni dopo l’arresto del marito, anche la signora Zhang è stata arrestata e condannata a sette anni di prigione. Dopo il suo rilascio nel 2016 (cinque anni dopo la scarcerazione del marito), è tornata a casa e ha trovato finestre in frantumi, mobili distrutti e un marito mentalmente squilibrato. 

Le persistenti molestie sulla Sig.ra Liu Xiufen 

La Sig.ra Liu Xiufen, madre del Sig. Ren, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997. Poco dopo aver iniziato la pratica di spirito mente e corpo, è guarita da vene varicose, malattie cardiache e dolori alle gambe. Nonostante gli orrori scatenati contro i praticanti del Falun Gong, dall’inizio della persecuzione nel luglio 1999, la Sig.ra Liu è rimasta salda nella sua fede. 

Dopo il ritorno di suo figlio dalla prigione, mentalmente squilibrato, la Sig.ra Liu e sua nuora, la Sig.ra Zhang, hanno lottato senza sosta per ottenere giustizia per lui. Nel 2017, sei anni dopo il rientro a casa del Sig. Ren, da cinque anni di prigione e una settimana nel centro di lavaggio del cervello, la Sig.ra Liu ha presentato il suo caso alla Corte superiore di Tianjin e alla Prima corte intermedia di Tianjin. Esso è stato tuttavia archiviato, con la premessa che alla sua presentazione, i due anni di prescrizione erano già scaduti.

Dopo la morte del signor Ren nel 2018, la signora Liu e la signora Zhang hanno continuato a essere molestate dalle autorità locali.  La signora Liu è stata costretta a letto a causa dello stress dovuto alle frequenti molestie subite a casa sua. Nonostante ciò, la polizia non ha lasciato in pace l’anziana donna in lutto. Non molto tempo dopo che gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nella sua casa e hanno preteso di parlare con lei, la donna è deceduta. 

Storia dell’arresto e della tortura del signor Ren

L’8 marzo 2006, pochi anni dopo che la famiglia del signor Ren aveva visto rapidi miglioramenti nella salute e nella qualità della vita, dopo aver ripreso a praticare il Falun Gong, il signor Ren è stato arrestato per aver condiviso con altre persone le sue esperienze positive con la pratica spirituale. Sei mesi dopo il suo arresto, è stato condannato a cinque anni nella prigione di Gangbei. 

Durante i suoi cinque anni di detenzione, Ren è stato tormentato in molti modi. Queste varie forme di tortura sono state ricordate dal signor Ren in sporadici momenti di lucidità mentale, quando è stato rilasciato dalla prigione e confermate da altri praticanti che erano stati imprigionati con lui e avevano assistito agli abusi. 

Il signor Ren è stato costretto a divaricare le gambe in una posizione contorta e le sue caviglie sono state incatenate a dispositivi chiamati “ancore da pavimento”.  Il resto del suo corpo è stato costretto a piegarsi su una delle gambe distese, con i polsi incatenati a una delle caviglie. Questo tipo di tortura, straziante, si è ripetuto per sei volte, e ogni volta il signor Ren non è stato in grado di alzarsi per lunghi periodi. 

Altri  tipi di tortura effettuati sul  signor Ren includono schiaffi da parte delle guardie carcerarie, bruciature sulle mani con un accendino e schiacciamento dei piedi, fino alla caduta delle unghie. Le guardie gettavano il cibo a terra e costringevano il signor Ren a mangiarlo. Mentre era ammanettato o incatenato a terra, il cibo veniva deliberatamente posizionato fuori dalla sua portata, e l’uomo veniva schernito e deriso. Gli sono stati anche somministrati farmaci non identificabili. 

Il signor Ren irriconoscibile al momento del rilascio 

La data di rilascio del signor Ren era stata fissata per il 7 marzo 2011, ma alla sua anziana madre (la signora Liu, che nel 2011 aveva già ottant’anni) e al figlio Jianfeng, è stato detto che dovevano prelevarlo in un centro di lavaggio del cervello. Otto mesi prima della data di rilascio, alla famiglia del signor Ren erano state negate le visite in carcere. La signora Liu aveva chiesto ripetutamente di vederlo e, in risposta, i funzionari del carcere le avevano mostrato un video del figlio in cui era turbato, ansioso e si comportava in modo irrazionale. 

Quando la madre e il figlio del signor Ren sono andati a prenderlo dal centro di lavaggio del cervello, una settimana dopo la data ufficiale di rilascio, Jianfeng ha scoperto, con sconcerto, che suo padre non era più l’uomo sano e affettuoso che conosceva. Invece di essere forte, fermo e affettuoso, il signor Ren mormorava tra sé e sé e mostrava comportamenti insoliti. La signora Liu era così affranta nel vedere suo figlio in questo stato irriconoscibile e instabile che è crollata. 

Una volta rientrato a casa, il signor Ren ha continuato a mostrare uno stato psicotico, distruggendo e frantumando tutto ciò che si trovava nel suo raggio d’azione. Il più delle volte, il signor Ren soffriva di allucinazioni, e non riconosceva l’ambiente circostante. Spesso, maltrattava l’anziana madre, facendola piangere per la disperazione  e picchiava il figlio. Nei giorni di pioggia o in caso di temporali, usciva di casa e urlava sotto il diluvio. Si rifiutava di farsi tagliare i capelli e spesso scappava nel cuore della notte, tornando dopo molti giorni di assenza, agitato e coperto di sporcizia.  

Al solo nominare la polizia, il signor Ren si innervosiva immediatamente e borbottava che doveva andarsene, altrimenti sarebbe stato catturato, poi usciva di corsa dalla casa e si metteva a dormire sul marciapiede. Spesso il signor Ren si svegliava bruscamente nel cuore della notte e gridava: “Non ho paura di te!”. Una volta, la notte di Capodanno, aveva accompagnato la madre fuori casa in auto, lasciandola da sola in strada. I momenti di chiarezza psicologica del signor Ren erano rari, ma quando si verificavano diceva: “Le guardie della prigione e i detenuti minacciavano di picchiarmi a morte se non avessi rinunciato alla mia fede”. 

Nonostante lo stato psicotico del signor Ren, dopo il rilascio dalla prigione e dal centro di lavaggio del cervello, i funzionari della stazione di polizia del distretto di Jinghai e dell’Ufficio 610 continuavano a perseguitarlo a casa. 

Le conseguenze e i tentativi di ottenere giustizia  

Dopo sette anni di detenzione, nel febbraio 2016, la signora Zhang è tornata a casa ed ha trovato vetri in frantumi, un tetto che perdeva, mobili demoliti e un marito mentalmente instabile (erratico e che spesso la spaventava). Dopo che i mobili, la porta e le finestre erano stati faticosamente restaurati, il signor Ren li ha distrutti di nuovo. Nel suo stato di instabilità, inoltre, inseguiva la moglie e Jianfeng con un coltello o un bastone in mano.

Inorridita dai cambiamenti del marito, la signora Zhang si è impegnata a scoprire che cosa gli fosse successo esattamente, cosa avesse causato la sua pazzia. Ha scoperto che nel carcere di Binhai c’erano otto guardie, principali responsabili delle torture al marito. Nell’ottobre 2016, la signora Zhang ha presentato una denuncia contro di loro, azione per cui è stata poi detenuta per 35 giorni. 

Nell’aprile 2017, l’ospedale psichiatrico di Zhengzhou ha eseguito degli esami sul signor Ren e consegnato alla moglie i risultati, affinché la donna li utilizzasse nella causa contro i colpevoli. Gli agenti di polizia del distretto di Jinghai e il dipartimento di giustizia hanno continuato a molestarla a casa, per impedirle di procedere.

I frequenti abusi da parte della polizia (che continuava a spaventare il signor Ren) non hanno fatto altro che aggravare la sua instabilità mentale, portando la signora Zhang a vivere, sporadicamente, lontana da casa. 

Il 22 giugno 2017 la signora Zhang è riuscita finalmente a presentare una denuncia penale a numerose agenzie governative, tra cui procuratori locali e la Procura popolare suprema. Ha anche consegnato dei documenti alla prigione di Binhai, chiedendo un risarcimento economico per i danni permanenti subiti dal signor Ren, a causa delle brutali torture psichiatriche impiegate dalle guardie carcerarie. La maggior parte delle istituzioni ha ignorato la domanda e altre hanno respinto il caso. 

Mentre cercava giustizia per il marito, la signora Zhang ha dovuto far fronte alla sua instabilità mentale. A volte, nel cuore della notte, il signor Ren spingeva fuori di casa la moglie, lasciandola senza un posto dove rifugiarsi. Gli anziani genitori della signora Zhang erano affranti e angosciati per il comportamento del loro genero. La madre era stata ricoverata due volte e il padre cinque, a causa della forte pressione. 

Cercando giustizia per suo marito e nell’intento di far conoscere il caso, la signora Zhang ha viaggiato in molti luoghi della Cina.

Quando pioveva, la signora Zhang stringeva al petto i preziosi e tanto sudati documenti, avvolti in sacchetti di plastica per proteggerli. Questa toccante immagine mostra solo una parte del fardello della signora Zhang, mentre persisteva nella causa, sopportando il marito psicotico a casa, dopo aver scontato una condanna a sette anni di carcere. 

Il 9 maggio 2018, dopo oltre due anni di sforzi, il ricorso della signora Zhang per far accogliere il suo caso è stato accettato dalla Prima Corte Intermedia di Tianjin. Il 4 settembre 2018, la signora Zhang ha esposto i motivi della sua richiesta di risarcimento alla Corte superiore della città di Tianjin. La donna in lacrime, ha ricordato e condiviso gli anni di persecuzione subiti dal marito e gli effetti duraturi sulla sua famiglia.  

Il 12 settembre 2018, poco più di una settimana dopo la convocazione della signora Zhang presso la Corte Superiore della città di Tianjin, il signor Ren è deceduto. Jianfeng ha dichiarato: “Ho sentito il dolore estremo che questa persecuzione ha portato alla mia famiglia, fin da quando ero bambino. Da una prospettiva più ampia, tuttavia, la perdita causata dalla persecuzione alla nostra nazione e alla società è incommensurabile”. 

Questo articolo è stato ispirato dai seguenti articoli originali di Minghui e del Falun Dafa Information Center:

https://en.minghui.org/html/articles/2018/9/22/172022.html

https://faluninfo.net/psychiatric-torture-of-falun-gong-practitioners-widespread-says-un-submission

https://en.minghui.org/html/articles/2024/6/3/218448.html

https://en.minghui.org/html/articles/2018/3/26/169167.html

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