Nuovo cortometraggio documenta l’allarmante repressione transnazionale negli Stati Uniti e nel resto del mondo

Stazioni di polizia segrete cinesi, influencer pagati sui social media, attacchi informatici mirati, sorveglianza della diaspora e violenza fisica

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Per più di 20 anni, il lungo braccio di Pechino ha preso di mira il Falun Gong, negli Stati Uniti e in tutto il mondo, con una campagna illecita e sempre più sofisticata, intesa a denigrare e mettere a tacere. Un nuovo documentario di 20 minuti, pubblicato oggi dal Falun Dafa Information Center fa luce su questa allarmante storia.

Emily Myers, di New York, ha ricevuto telefonate minatorie legate al suo lavoro da volontaria per porre fine alle violazioni dei diritti umani in Cina. David Liang, australiano, è stato colpito da diversi proiettili mentre si recava a presentare una causa contro funzionari cinesi di alto profilo coinvolti in abusi dei diritti umani. Il dottor Peter Yuan Li, di Atlanta, è stato aggredito in casa sua da tre intrusi di lingua cinese per aver creato uno strumento capace di eludere il grande Firewall. Questi sono solo alcuni dei casi documentati nel film.

“All’interno della Cina, la persecuzione del Falun Gong è tragicamente servita da macabro esperimento per gli orribili metodi di persecuzione che vengono ora impiegati dal Partito Comunista Cinese (PCC) contro altri gruppi in tutta la Cina”, afferma il direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center, Levi Browde. Lo stesso vale per gli attacchi al Falun Gong all’estero: man mano che il PCC ha perfezionato e intensificato questa campagna illecita in Occidente, ha elaborato una certa capacità di influenzare, manipolare e sopprimere apertamente qualsiasi gruppo, proprio qui negli Stati Uniti e in tutto il mondo”.

“Il fatto non è da sottovalutare: Il Falun Gong è un banco di prova, ma l’azione finale è potenzialmente diretta ad ognuno di noi. Questo pericoloso aspetto, che la tirannia del PCC riflette sulla scena mondiale, deve essere messo in evidenza  a vantaggio della comunità internazionale, e questo nuovo documentario fa esattamente questo”.

Basato sulle storie personali di cittadini di Nord America,’Europa, Australia, Hong Kong e su centinaia di episodi documentati di repressione transnazionale provenienti da oltre 40 Paesi, il film ripercorre l’aggressione internazionale del PCC da Pechino a New York City e molti altri luoghi.

The Long Arm of Beijing è diretto da Mathias Magnason, pluripremiato regista e produttore svedese che in precedenza ha lavorato per le Nazioni Unite.

Guarda su Faluninfo TV: https://tv.faluninfo.net/it/il-lungo-braccio-di-pechino-la-campagna-globale-del-pcc-per-mettere-a-tacere-il-falun-gong/

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