L’FBI arresta agenti del PCC che miravano al Falun Gong e ai dissidenti cinesi

Il 17 aprile 2023, l'ufficio dell'FBI di New York ha organizzato una conferenza stampa per l’arresto di due uomini accusati di aver istituito una "stazione di polizia" cinese a New York e sulle incriminazioni di 40 funzionari della pubblica sicurezza cinese per una campagna di monitoraggio e molestie nei confronti dei dissidenti.

Il 17 aprile 2023, l'ufficio dell'FBI di New York ha organizzato una conferenza stampa per l’arresto di due uomini accusati di aver istituito una "stazione di polizia" cinese a New York e sulle incriminazioni di 40 funzionari della pubblica sicurezza cinese per una campagna di monitoraggio e molestie nei confronti dei dissidenti.

Secondo le imputazioni, gli agenti avevano l’ordine di far pubblicare  sui giornali statunitensi degli articoli contro il Falun Gong, di acquisire informazioni personali e di finanziare i manifestanti per attaccare i loro eventi; vengono inoltre forniti dettagli sull’esercito di agenti in Cina che li attaccano online.

New York – Il Falun Dafa Information Center si congratula con l’FBI e con il Dipartimento di Giustizia per aver intrapreso delle azioni forti e necessarie in merito alla repressione transnazionale che colpisce i praticanti del Falun Gong e altre comunità cinesi sul territorio degli Stati Uniti.

Lo scorso 17 aprile 2023, due cittadini statunitensi sono stati arrestati dall’FBI per aver lavorato, a partire dal 2015, come agenti governativi stranieri per conto del Partito Comunista Cinese e per aver ostacolato la giustizia.

Gli agenti “Harry” Lu Jianwang, 61 anni, del Bronx, e Chen Jinping, 59 anni, di Manhattan, hanno gestito di recente una stazione di polizia non ufficiale a New York per conto dell’Ufficio municipale di pubblica sicurezza di Fuzhou. La sede è stata presumibilmente allestita nel febbraio 2022 per attuare una repressione transnazionale contro i praticanti del Falun Gong e altre comunità dissidenti in tutto il mondo.

Nella foto: Lu Jianwang (a sinistra) e Chen Jinping (a destra) erano agenti stranieri non autorizzati del Partito Comunista Cinese e attuavano la politica di controllo di Pechino sul territorio degli Stati Uniti.

Secondo l’accusa, durante la visita di Xi Jinping a Washington D.C. nel 2015, Lu ha anche organizzato e finanziato contro-proteste per coprire e soffocare le voci dei praticanti del Falun Gong che stavano manifestando pacificamente. Per il lavoro svolto durante le proteste, Lu ha ricevuto una targa dall’allora vicedirettore dell’MPS, indicato nel documento d’accusa come “MPS Official-2.” Il funzionario MPS-2 è sospettato di essere strettamente coinvolto con l’Ufficio 610, un’agenzia extralegale del PCC incaricata di condurre la campagna anti-Falun Gong.

Levi Browde, direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center ha dichiarato:”È significativo e incoraggiante vedere un’azione legale così seria contro i funzionari cinesi impegnati nella repressione transnazionale sul territorio degli Stati Uniti, anche contro i praticanti del Falun Gong. Le azioni di cui sono accusati questi individui sono solo la punta dell’iceberg. Negli ultimi 23 anni, i praticanti del Falun Gong negli Stati Uniti sono stati presi di mira con minacce di morte, aggressioni fisiche, irruzioni in casa, molestie online, interferenze nei campus universitari, ostacoli agli affari e ai mezzi di sostentamento, nonché intimidazioni ai parenti in Cina, il tutto per volere del Partito Comunista Cinese”.

Nella foto: Washington, il 24 settembre 2015 Gruppi di cittadini cinesi finanziati e gestiti dall’agente Lu Jianwang stanno seguendo i praticanti del Falun Gong che chiedono a Xi Jinping di consegnare Jiang Zemin alla giustizia e di fermare la persecuzione del Falun Gong.

L’accusa dell’FBI ha inoltre registrato il coinvolgimento di Lu nel programma di repressione transnazionale del Ministero della Pubblica Sicurezza, che ha preso di mira in particolare i praticanti del Falun Gong e le comunità di New York City e Washington D.C. su ordine del “ex direttore della direzione MPS ‘610’ che si occupava delle questioni relative al Falun Gong (“MPS Official-3″)”. Le autorità cinesi hanno ordinato a Lu, Chen e a un terzo complice senza nome di individuare i cittadini cinesi negli Stati Uniti ricercati dall’MPS. A Lu è stato anche ordinato di “pubblicare materiale sui giornali contro la comunità del Falun Gong”, mentre Chen ha collaborato con il governo cinese per monitorare i praticanti del Falun Gong. L’ufficiale MPS-3 era  gestito  probabilmente da  Fu Zhenghua o Huang Ming, che erano i direttori dell’Ufficio 610 tra l’inizio delle attività di Lu nel 2015 e la ristrutturazione dell’agenzia extralegale nel 2018.

L’accusa contro la coppia precisa che: Secondo il Rapporto 2021 del Dipartimento di Stato americano sulla libertà religiosa internazionale, “il [Partito Comunista Cinese] mantiene un apparato di sicurezza extralegale, gestito dal partito, per eliminare il Falun Gong”, utilizzando metodi che vanno dalle molestie all’incarcerazione. Secondo un rapporto dei Safeguard Defenders, anche i praticanti del Falun Gong al di fuori della Cina sono oggetto di intimidazioni da parte del governo cinese e delle sue organizzazioni alleate”.

Browde replica: “La repressione internazionale del PCC contro il Falun Gong e le altre vittime di persecuzione è un fenomeno da lungo termine. Ci aspettiamo di vedere ancora più azioni da parte del governo statunitense contro coloro che hanno attaccato o spiato i praticanti del Falun Gong. Le falsità e le intimidazioni che questi agenti del PCC diffondono hanno un impatto reale sugli americani, reprimendo i diritti fondamentali, incitando all’odio infondato tra la diaspora cinese e la società in generale, e facendo proseguire  l’obiettivo del PCC di far calare il silenzio a livello internazionale su una delle peggiori campagne di persecuzione religiosa del mondo attuale.”

Browde continua: “Questa incriminazione, insieme a quella dello stesso giorno di 40 funzionari cinesi coinvolti nella campagna di propaganda online del PCC, invia un chiaro messaggio alle attuali autorità del MPS, ai funzionari cinesi e agli agenti stranieri non dichiarati del PCC negli Stati Uniti.: se cercate di imporre la vostra tirannia criminale negli Stati Uniti, sarete arrestati e sarà fatta giustizia”.

Per ulteriori informazioni sulla repressione internazionale dei praticanti del Falun Gong negli Stati Uniti e in altri Paesi, visitate faluninfo.net/transnational-repression/. Per intervistare il signor Browde, le vittime della repressione transnazionale, o per inviare testimonianze personali, al Falun Dafa Information Center sulla repressione transnazionale, inviateci un’e-mail all’indirizzo [email protected].

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